Il 3 aprile scorso, presso la sede milanese di Legance, si è tenuto un evento di rilievo dedicato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) sulle professioni e sui settori strategici, tra cui quello della medicina. Tra i protagonisti della giornata, anche Alessio Calabrò, CEO di RAIT88, che ha portato il contributo dell’azienda sul tema della trasformazione digitale in ambito sanitario.
L’evento, organizzato da Legance e dedicato all’analisi del nuovo AI Act europeo, ha messo al centro il concetto di un’intelligenza artificiale “responsabile”, che coniughi innovazione, sicurezza e impatto sociale. Un confronto multidisciplinare che ha coinvolto esperti legali, medici, tecnici e imprenditori, evidenziando come l’AI stia cambiando il modo in cui viviamo, lavoriamo e curiamo.
L’intervento di RAIT88: formazione e sicurezza nella sanità aumentata
Nel suo intervento, Alessio Calabrò ha condiviso l’esperienza concreta di RAIT88 nell’uso dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata per la formazione del personale tecnico. L’azienda ha infatti sviluppato soluzioni che utilizzano ambienti immersivi e simulazioni virtuali per riprodurre scenari operativi reali, migliorando l’apprendimento e riducendo i margini di errore.
Un esempio significativo è il sistema di realtà aumentata per la manutenzione avionica, presentato anche alla fiera internazionale PBExpo 2025, oggi in fase di adattamento anche per applicazioni in altri ambiti. L’obiettivo è offrire strumenti formativi avanzati anche per medici, infermieri e tecnici, riducendo l’uso di materiali cartacei e favorendo un approccio “hands-on” anche a distanza.
AI Act e medicina: un’alleanza da costruire con consapevolezza
Nel contesto dell’incontro, è emersa chiaramente la necessità di un quadro normativo che garantisca l’etica e la trasparenza nei sistemi di intelligenza artificiale, specialmente in settori critici come la medicina. L’AI Act, attualmente in fase di implementazione in Europa, definisce livelli di rischio e criteri per l’utilizzo dell’AI, con una particolare attenzione a settori ad “alto rischio” come quello sanitario.
La posizione di RAIT88, ribadita da Calabrò, è chiara: la tecnologia può e deve supportare il personale sanitario, ma senza sostituirne il ruolo decisionale. L’AI deve essere uno strumento a supporto della cura, capace di analizzare grandi moli di dati clinici, migliorare le diagnosi e ottimizzare i percorsi terapeutici, ma sempre sotto la supervisione dell’essere umano.
Le sfide future: integrazione, formazione e governance
Durante il dibattito, è stato sottolineato come la sfida non sia solo tecnologica, ma anche organizzativa e culturale. Le strutture sanitarie devono essere pronte ad accogliere soluzioni AI, investendo in formazione del personale e in infrastrutture adeguate. Allo stesso tempo, è necessario stabilire regole chiare sulla gestione dei dati sensibili, sull’interoperabilità dei sistemi e sulla responsabilità in caso di errore algoritmico.
In questo scenario, RAIT88 si pone come partner tecnologico e strategico per aziende ospedaliere, enti pubblici e privati che vogliano adottare strumenti innovativi in maniera sicura, sostenibile e conforme alle normative.
Conclusioni: medicina e intelligenza artificiale, un binomio già presente
Il messaggio dell’evento è chiaro: la medicina e l’intelligenza artificiale non sono un futuro lontano, ma una realtà già in atto. RAIT88, con il suo approccio integrato tra tecnologia, formazione e compliance, è pronta a giocare un ruolo da protagonista in questo cambiamento.
L’applicazione dell’AI in medicina non si limita alla diagnostica o alla gestione dei dati clinici: è una rivoluzione che interessa anche i processi, i flussi decisionali, la formazione e la sicurezza degli operatori. RAIT88 continuerà a investire in ricerca e sviluppo per garantire che l’innovazione sia sempre al servizio della persona e del benessere collettivo.